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La nostra storia

L'avventura comincia nel 1992

L'A.S. Volano Volley nasce nel giugno del 1992 dallo scorporo delle attività della pallavolo dall'U.S. Volano. La nuova società, presieduta da Aldo Boschi, inizia la propria opera all'insegna della continuità, ampliando gli organici tecnici. L'ambizioso progetto decolla spinto dall'entusiasmo della dirigenza al punto che, già nella prima stagione, le squadre (serie C2 femminile, serie D maschile e relativo settore giovanile) ottengono buoni piazzamenti.
Nella stagione successiva (1993/94), dopo un inizio promettente (i risultati sportivi sono eccellenti tanto che la prima squadra femminile giunge seconda nel campionato di serie C2), affiorano all'interno del gruppo dirigente i primi screzi che portano allo scioglimento del direttivo. Sono trascorsi appena due anni e nell'assemblea di fine stagione il presidente rassegna le proprie dimissioni aprendo, di fatto, una crisi che mette in pericolo il proseguo delle attività sportive. Passa circa un mese e la situazione precipita; la dirigenza immobile decide di non impegnarsi nel recupero e di sciogliere la società, gettando nel nulla una tradizione più che ventennale.

Nel 1994 si riparte da zero

È a questo punto che si fa avanti un gruppo di giovani che, con molto coraggio, si impegna a risolvere la questione assumendo la responsabilità della gestione della società. Il quadro che appare alla nuova dirigenza presieduta da Thomas Voltolini è desolante. Tutto quello che era stato costruito era stato distrutto, tanto che dell'organico tecnico iniziale erano rimaste solo quattro atlete. Pur tra mille difficoltà la società si rimbocca le maniche e opera subito una scelta decidendo di dedicarsi solo alla pallavolo femminile. I giocatori del settore maschile vengono svincolati (perché così era stato loro promesso dalla vecchia direzione) e la costruzione del nuovo organico di atlete viene affidata a Pino Torresani. Egli riesce, con un'azione instancabile e in poco più di un mese, ad allestire ben tre squadre (una partecipante alla serie C2, una al campionato Under 18 e una a quello Under 14). Nel frattempo la società ripiana le vecchie pendenze e introduce nell'ambiente uno spirito nuovo fatto di ambizione e voglia di risultati. La stagione sportiva 1994/95 si rivela però avara di soddisfazioni e termina addirittura con la retrocessione della prima squadra nel campionato di serie D.
Assorbita la delusione, la dirigenza (nella quale entrano nuovi soggetti primo fra tutti Nicola Festi che assume la carica di Vice Presidente) costruisce una squadra in grado di risalire subito in C2 e ne affida la gestione a Lorenzo Raffaelli. Il gruppo storico viene rafforzato con l'ingaggio di nuove atlete di assoluto valore e quando tutto è pronto per il debutto, la buona sorte regala alla società un insperato ripescaggio nella serie superiore. Dopo un avvio convincente la squadra si classifica al sesto posto, mentre nel settore giovanile le ragazzine iniziano ad ottenere i primi importanti risultati.

Il primo inutile successo in C2

Arriviamo quindi alla stagione 1996/97 nella quale la prima squadra (allenata da Mauro Demattè) vince il campionato di serie C2 (massima serie regionale), al termine di un'annata straordinaria. Tale risultato consente alla società di disputare i play-off per la promozione in B2 (nazionale) contro avversari proibitivi, vincitori dei campionati del Friuli e della Lombardia. Dopo due incontri con il Natisonia l'A.S. Volano Volley viene eliminata e quindi costretta a partecipare ancora al campionato di serie C regionale. La soddisfazione è comunque grande e la società capisce che manca poco al salto di categoria. Quando sembra che questo salto di qualità sia a portata di mano, il gruppo non ottiene i risultati sperati e la società entra in un tunnel negativo, tanto che nelle successive tre stagioni (1997/98, 1998/99, 1999/00) i deludenti risultati non confermano le premesse. Il settore giovanile viene invece completamente rifondato su un nucleo di giovanissime.

Il secondo assalto è quello buono

Chiusa la stagione 1999/2000 il direttivo decide di voltar pagina, ponendo la basi di un nuovo ed ambizioso progetto, che ha come fine la vittoria del campionato di serie C e la conseguente promozione nel campionato di serie B2 nazionale. Vengono subito presi contatti con un nuovo allenatore (Stefano Armani), con il quale viene costruita un prima squadra straordinaria, dove ad un numero ristretto di atlete della vecchia guardia vengono aggiunte sette nuove giocatrici di primissimo piano.
Il nuovo gruppo inizia il lavoro tecnico in settembre e ben si comporta nel torneo internazionale di Innsbruch, dove si confronta con squadre di serie A, come la Mirabilandia Ravenna (fantastico il 2° set perso 25-22 dopo una prestazione straordinaria). Rientrata in sede, la squadra prosegue la preparazione e alla seconda uscita ufficiale ottiene il primo successo stagionale. Nel torneo dedicato a Denise Voltolini, giocatrice del Volano Volley prematuramente scomparsa nel 1998, la squadra conquista prima la finale con un netto successo sul Marzola Trento (squadra di serie B) e poi la vittoria del torneo contro il Valpolicella Verona.
La squadra è ormai pronta per il campionato che la vedrà in testa dalla prima all'ultima partita, senza che mai nessuno possa mettere in discussione il successo finale. La vittoria arriva con quattro giornate d'anticipo (mai nessuna squadra aveva fatto meglio). Il settore giovanile, affidato all'esperienza di Mauro Dematté, cresce bene e le piccole atlete si piazzano al 4° posto del loro campionato. Per celebrare il risultato storico della promozione in B2 la società organizza, in occasione dell'ultima partita casalinga del 29 aprile 2001, una bellissima festa alla quale partecipa una folla numerosa.

Il duro impatto con la B2

La prima esperienza del Volano Volley in B2 non si può certo definire tenera. La società in estate lavora sodo per mettere a disposizione di Stefano Armani un team in grado di ben figurare e pesca giocatrici di sicuro affidamento: la regista Nadia Parlato (reduce dai playoff promozione), la schiacciatrice Valeria Magri (reduce da una promozione in B1), il jolly Barbara Chesini (reduce dalla B1), la riconfermata Sonia Miori e molte giovani di belle speranze come Francesca Paolucci, Fabiana Sega e Carlotta Bettini. Manca, purtroppo, almeno un centrale di peso, perché il lungo braccio di ferro di Silvia Pisoni per svincolarsi coattivamente dall'Ata finisce con la sconfitta della giocatrice di fronte al giurì federale: una pedina data per certa viene così meno lasciando grosse falle nel gioco volanese.
Il campionato comincia male e condanna subito il Volano a lottare per la retrocessione, chiudendosi con un penultimo posto e con la retrocessione; dei quattro successi conquistati due arrivano a spese dell'Ata Fidelitas, uno del forte Barbarano e uno del Camst Udine.
In estate Thomas Voltolini si mette a caccia dei diritti per riprovarci, l'alternativa è chiudere bottega. In extremis arriva l'accordo con il Curtatone che permette di confermare la categoria perduta sul campo.

Il riscatto arriva subito

La stagione 2002/2003 è quella del riscatto. Rilevati i diritti della B2, la società riesce a costruire una squadra molto solida con quattro punte di diamante: la schiacciatrice Manuela Acler, la centrale Silvia Pisoni, la regista Barbara Lombardi e, soprattutto, la schiacciatrice Carla Busetti, convinta da Stefano Armani a salire in Trentino solo per un allenamento in settimana il venerdì. Il campionato, dominato dalla coppia San Donà - Sangiorgina, vede le nostre portacolori sempre aggrappate alla zona playoff. Nella fase supplementare l'Esakon, nuovo sponsor portafortuna, riesce a superare il primo turno grazie ad un inatteso quanto gradito successo in gara-3 a Fabbrico e poco dopo riesce a portare alla bella anche la corazzata Natisonia prima di cedere per sfinimento. Un campionato da ricordare.

Una grande squadra costretta a lottare per la salvezza

Rinfrancati dalla stagione precedente, nell'estate 2003 i dirigenti dell'Esakon decidono di costruire una formazione in grado di dare l'assalto alla B1 con decisione. Le partenze di Barbara Lombardi, Carla Busetti, Laura Bortolotti, Patrizia Filagrana e Fabiana Sega vengono compensate dagli arrivi di Natascia Mellone, Emanuela Pernici, Maria Cristina Lesa e Gilda Paoli, ma purtroppo il campionato si mette subito sui binari sbagliati, anche perchè la fortuna volta le spalle al Volano. Il tanto atteso rientro di Silvia Pisoni, risolti i problemi di tesseramento, viene vanificato dai problemi fisici della centrale trentina, il ritorno di Emanuela Pernici nel ruolo di schiacciatore non riesce mai del tutto, e così l'assetto deve essere stravolto. Dopo qualche settimana la società convince Manuela Acler a tornare in palestra, ma la svolta arriva solo a metà febbraio, quando Marco Angelini subentra a Stefano Armani sulla panchina rossonera. La squadra conquista vittorie in serie e si risolleva dal penultimo posto al decimo (che vale la salvezza), con un passo da promozione.
In estate, però, la società decide di cedere i diritti sportivi della B2 all'Ata Trento. La delusione per tre anni di risultati mai in linea con le aspettative si fa sentire.

Ancora B2 grazie all'accordo con il Rovereto Nord

Dopo un anno di pausa, nella stagione 2005/2006 l'alleanza con il Rovereto Nord permette alla società di tornare sui palchi nazionali. I diritti vengono acquistati dall'Ausugum Borgo, vincitore della serie C. Il mercato appare subito difficile, soprattutto perché i dirigenti ci si buttano quando i giochi sono già cominciati da tempo, ma alla fine viene affidata ad Alessandro Frassanella un team in grado di centrare la salvezza, vero obiettivo stagionale. Le prime delusioni in Coppa Italia inducono il tecnico a rassegnare le dimissioni. Gli succede Alessandro Tonni, subentrando a Mauro Dematté dalla quinta giornata.

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